La nostra visione del mondo attraverso gli schermi continua a nutrirci di nuovi desideri ogni giorno, plasmando la nostra percezione del successo e della realizzazione. Ci vengono costantemente mostrati scorci di lusso, avventura e status, immagini che ci fanno credere che l'obiettivo sia quello di accumulare quanta più ricchezza possibile, nel più breve tempo possibile. Allo stesso tempo, abbiamo assistito a quanto sia fragile la vita, vedere le persone perdere tutto, anche la vita, a causa di qualcosa di piccolo come un virus. Questa consapevolezza ci spinge verso un'urgenza frenetica: vivere la vita al massimo, inseguire ogni esperienza prima che sia troppo tardi e spendere il più possibile per soddisfare ogni desiderio fugace. Ma il problema è che le vere opportunità di creare ricchezza non arrivano facilmente. E anche quando lo fanno, richiedono pazienza, impegno e anni di sforzi disciplinati, qualcosa a cui siamo diventati sempre più resistenti. Non vogliamo passare anni a costruire un'abilità o a padroneggiare un mestiere prima di iniziare a fare soldi. Invece, desideriamo scorciatoie. Vogliamo il successo su richiesta, senza dover sopportare il lungo e faticoso cammino che ha dovuto percorrere chi è venuto prima di noi. Nel frattempo, la nostra lista dei desideri si allunga ogni giorno. Non vogliamo solo le cose per noi stessi, vogliamo mostrarle al mondo. Il desiderio di convalida è diventato forte quanto il desiderio di ricchezza stesso. Creiamo contenuti, ostiniamo esperienze e diamo forma a un'immagine di noi stessi che speriamo gli altri ammirino. In tal modo, contribuiamo a una cultura della gratificazione immediata, in cui il perseguimento dei desideri materiali diventa un ciclo infinito e le scorciatoie diventano la nostra strategia predefinita. Le criptovalute sono una di queste scorciatoie. Ci vende il sogno di una ricchezza immediata: storie di milionari da un giorno all'altro, di fortune fatte con poco sforzo. Sembra una favola dei giorni nostri, che sussurra promesse di libertà finanziaria senza il peso della disciplina e della pazienza. E così, continuiamo a cadere nell'illusione di un rapido successo. Scorriamo Instagram, assorbendo immagini di lusso e avventura, confrontando le nostre vite con quelle di chi sembra avere tutto. Osserviamo gli influencer, osserviamo i marchi e desideriamo stili di vita che sembrano appena fuori portata, credendo che la ricchezza sia la chiave mancante per la realizzazione. Ma nel processo, stiamo lentamente ma inesorabilmente perdendo noi stessi. Non stiamo solo inseguendo il denaro, siamo consumati dalla ricerca di un'illusione. Se la vita è veramente fragile, perché la stiamo sprecando in divertimenti infiniti, desideri superficiali e conferme fugaci? ...